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04 Febbraio 2014

Acconciatori ed estetisti: Ok all’affitto di poltrona e cabina

Dopo un’attesa durata anni è stata finalmente pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico una circolare con cui viene chiarita la questione del contratto di ‘affitto di poltrona’ e ‘di cabina’ per le attività di acconciatore ed estetista.
Affitto di poltrona e di cabina – I parrucchieri e gli estetisti potranno, d’ora in poi, affittare ad altri professionisti spazi interni dei loro negozi. Il Ministero dello Sviluppo Economico infatti ha adottato una circolare (n.16361 del 31 gennaio 2014) con cui viene chiarita la questione del contratto di affitto di poltrona e di cabina per le attività di acconciatore ed estetista. In base alla normativa nazionale l’ipotesi di “affitto di poltrona” o “affitto di cabina” è possibile tra imprese, mediante uno specifico contratto in base al quale un titolare di salone di acconciatura o di centro estetico, concede in uso una parte dell’immobile e delle attrezzature, dietro pagamento di un determinato corrispettivo.

Soggetti non imprenditori – Relativamente all’attività di acconciatore, la legge ammette anche la possibilità di prestazione dell’attività da parte di soggetti non imprenditori, purché possiedano i requisiti professionali. Quindi gli esercenti di attività di acconciatore o di estetista, possono adesso consentire l’utilizzo dei propri spazi sia ad acconciatori che ad estetisti. L’ unica condizione posta dalla normativa nazionale è che siano in possesso dei titoli abilitanti all’esercizio della professione.

Incentivata l’iniziativa privata – Da oggi chi avrà nel proprio salone di bellezza uno spazio poco utilizzato, potrà affittare la poltrona migliorando così la redditività della propria impresa e garantendo maggiori servizi. In particolare i giovani acconciatori ed estetisti che non dispongono di propri locali adeguati, potranno comunque avviare la loro attività. Questa possibilità inoltre non lede i diritti dei consumatori, e non abbassa la qualità e la sicurezza del servizio, visto che i nuovi affitti dovranno comunque rispettare le norme vigenti. La circolare dello Sviluppo Economico, vuole essere, in un periodo di difficoltà economica, un contributo al rilancio dell’iniziativa imprenditoriale.

 

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